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- Scritto da Francesco Trulli
- Categoria: Poesie
TOCCO QUESTA CITTA'
mi vesto
di forme libere
e attriti malsani
avanzo in una marcia
di gesti affini e poco liberatori
cogliendo questa libertà
come principio misero e concordato
lascio che il tempo vibri
di un suono cupo e macchiato
concludo le giornate
sulle strade sconnesse
e sulla breccia delineo il frusciare del sonno che ondeggia
mi confondo in questo pasto
come labbra allo scoperto
e senza toccare
lancio uno sguardo denso e affinato
affinché si possa dire che non sempre
un uomo sa come apparire
tocco questa città
in senso contrario
ugualmente opposto
e definisco satura
la costante volontà di doversi adattare