L'Anonimo Assoluto
- Dettagli
- Scritto da Francesco Trulli
- Categoria: Raccolte
2012 - 2014
L'UNIVERSO POETICO
"L'Anonimo Assoluto" è’ un punto di arrivo , un attimo di silenzio stabile, lo sguardo si fa universo, tondo e armonioso. Sguardo che trova nell’multiverso il senso più cosmologico di vita intesa come parte di un tutto che ci appartiene.
Questo approccio alla realtà , è partito da una vera e propria autopsia dell’anima e da li la scoperta del poetico ed il senso d’impotenza difronte alla magnificienza di madre natura in contrasto con la bieca cecità dell'uomo e la sua offensiva ignoranza innanzi a tutto questo.
Credo che l' Anonimo Assoluto rappresenti la mia più grande manifestazione d'amore incondizionato per la vita ed il conseguente all'allontanamento dall'uomo.
Da questa raccolta e stata realizzata la mostra BIANCO INDIGESTO in collaborazione con la pittrice Laura Rambelli e che potete visionare nella sezione EVENTI.
La poesia "BLU INDIGENO" ,presente nella mostra, è stata esposta a Vienna al Hinterland Galerie e tradotta in inglese per l'occasione e venduta assieme al quadro realizzato da Laura.
Alcune delle poesie che potete di seguito leggere sono state pubblicate sulla collana "SENTIRE" edita da PAGINE EDITORE.
L'ANONIMO ASSOLUTO
Dicembre 2012
il corpo è sospeso a mezz’aria
le balaustre ne determinano il confine
le sacche sotto gli occhi sono rigonfie
tendenti al viola cartaceo
in ricordo forse d’una visione quantomeno sofferta
e vagamente emancipata
le gambe sono composte
ancora fiere
nonostante l’evidente pallore
ne confabuli la precarietà
le mani
stringono una morsa
tesa ad elemosinare un velo di onniscenza
unica virtù che ne constata la fierezza
un’espressione immobile
dona al volto una ferma ma acuta immagine d’orgoglio
sinonimo di certezza
delicatamente decaduta in paresi emotiva
sulle braccia si manifesta una mappatura arteriosa
esangue ma omogenea
stimolata da una vorace magnificenza
sintomo di come l’umanità
abbia assunto una forte tendenza
all’autocommiserazione
le unghie
come i lobi
sono ricurve
il che mi fa pensare ad un ascolto
troppo spesso acuto
levigato nel tempo da un animo lesionato
ed aspramente compiuto
il tutto si presenta sotto forma armonica
specchio fedele di quanto scritto negli ultimi anni
sensazione a cui adesso aspiro
nonostante il tremolio del fiato
la vittima non porta nome
il ventre non presenta rigonfiamenti
e per quanto riconoscibile
ne assaporo il profumo e i sospiri d’affanno
distogliendo lo sguardo dalle nervature essiccate
con l’incauta convinzione che prescindere l’anima
porti a scoprire l’anonimo assoluto
che ci rende eterni
GRANDE MADRE
10 Gennaio 2014 Bologna
le sue labbra
lo sgretolarsi dei corpi come linee di tempesta
il divenir sabbia
l'apparir leggeri al giudizio degli storpi
il risvolto degli universi incrociati
il crollo degli antenati
e la poesia dei pianeti
la continua ricerca
che trova nel collasso
l'equilibrio dei mondi
il soffio
che incatena la carta alle parole
l'apparire immutati
lo scorrere del sangue
e i poli che ruotano a riportar l'alba
prima che i corpi si consumino
le radici che legano l'acqua alla luce
gli sguardi che cedono perchè osservati
l'incalcolabile distanza dell'infinito
il senso ruotato della vita
il ciclo magnetico
che sposta le anime e intere orbite
i giganti che han perso la strada
e le rughe
che teniamo per mano
IL MINUTO DI SILENZIO
11 Giungo 2011 Bologna
lasciamolo passare questo tempo
lasciamo che tutto posi
che gli elefanti tornino a dormire
lasciamo che il sapore del mare cigoli
che si nutra dei nostri stupori
e non posare il tuo viso
nelle mani del pastore
non è una culla
non è una colpa
lasciamo cadere le rose
e gli alibi di mezza stagione
e torniamo a fumare
i vapori illibati
della nostra immortalità