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- Scritto da Francesco Trulli
- Categoria: Poesie
FRE#2
07 DICEMBRE 2018 BOLOGNA
le linee chiamavano il rumore di fondo
che il dolore lascia alle vene
di tratti scomposti e poco chiariti
le goffe promesse
lasciavano sognar di se a cavalcar cicloni
come la resa sull'uscio di casa
di anni d'affanno e foto sublimi
lo schiarir dei pensieri
sfociava nel sommesso bagliore
di racconti svaniti e viaggi perduti
come al tramonto le ombre di sera
a portar via le anime stanche
il perlato vigore di quel frangente
assumeva una dignitosa compostezza
ma era solo un riflesso d'appiglio
per l'eterea speranza nel rivedermi conteso
fu allora
che svanì l'indiscutibile senso di pudore
e venne il canto degli amanti apocrifi
come il veto degli ingenui
a stroncar respiri