Disarmonie
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- Scritto da Francesco Trulli
- Categoria: Raccolte
2004 - 2005 - POESIE
"Disarmonie" rappresenta una presa di coscienza ,uno sguardo meno impulsivo e un'attenzione particolare all'ascolto.
La settima raccolta nasce dalla necessità di voler accostare la poesia al disarmonico, a tutto quel che si fa fatica ad assimilare, nasce dall'ascolto tra l'osservato e l'osservatore cogliendone le dissonanze alimentate da una poetica sempre più attenta all'introspezione. Personalmente la definisco una raccolta "in stasi" ferma a capire le reazioni della mia emotività rispetto all'indipendenza dei primi anni fuori casa li dove , ad un primo sguardo, tutto pare disarmonico. Questa settima raccolta disegna nuovo terreno fertile per i successivi lavori ed è la naturale evoluzione di CROMOSOMNIA.
FUMI D'ESTATE si è classificata seconda al concorso Nazionale di Poesia Istituito dal comune di Anghiari nel 2003
FUMI D'ESTATE
Agosto 2004 Bologna
ti guarderò andar via
con lo sguardo seguirò il tuo passo lontano
come fanno i grandi poeti
quando gli amori si seccano
osserverò ogni dettaglio sfumare
darò ascolto al tuo vociare deciso
perchè possa amare di te anche l’ultimo addio
resterai splendida per ogni giorno che passa
e per ogni stagione trascorsa
firmerò eleganti tormenti
lascerò che il tempo levighi il tempo
che il sapore del tuo viso mi abbandoni silente
e nei tuoi occhi salati
lascerò quell’unico gesto
come ricordo del tuo viso distante
(a Raffaella)
PER LE TUE BRACCIA
2005 Bologna
sei stancati osservo
stanca
ha la pelle consumata
tra le dita odiosi ritorni
vorrei poter toccare un solo sorso
dei tuoi inconfondibili umori
ma ad ogni gesto
lasci cadere intere vetrate
ti osservo
gentilissima dama
ti osservo per ogni attimo attimo che lasci fuggire
e per ogni premura
disegno su carta
clamorose scommesse
sei stanca e ti osservo
anche quando dormi
nei tuoi sguardi irrequieti
SPLENDIDA, LIVIDA, OVVIA
4 Aprile 2005 Bologna
e ti ritrovi al buiodietro le finestre
ascolti il fluire delle cose
non ci sono fumi questa volta
nemmeno fiamme in via di estinzione
ma i tuoi riflessi dipinti
nei momenti di ascolto
di madre perplessa
e donna sofferta
splendida
nel disincanto
livida
nel ricordo di un dolcissimo volto
ovvia
nel timore di esserti persa
( a mia madre )
MIMESI
18 Febbraio 2005
ho strappato le tue foto
le ho poi ricomposte
ignorandone il senso
le ho incorniciate
e ho lasciato che il vento
le portasse lontano
mi sono messo da parte
per toccare il tuo viso
e per vederti danzare
ho stretto parole
con gente tenace
ma ho solo visto il tuo sguardo cadere
e nell'urto spezzarsi
adesso non odo alcun suono
solo il rimbombo di un'eco lontano