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- Scritto da Francesco Trulli
- Categoria: Ghirigori
DIARIO DI UN'ESTATE URBANA
Tocco questa città
mi vesto
di forme libere
e attriti malsani
avanzo in una marcia
di gesti affini e poco liberatori
cogliendo questa libertà
come principio misero e concordato
lascio che il tempo vibri
di un suono cupo e macchiato.
concludo le giornate
sulle strade sconnesse
e sulla breccia delineo il frusciare del sonno che ondeggia
mi confondo in questo pasto
come labbra allo scoperto
e senza toccare
lancio uno sguardo denso e affinato
affinché si possa dire che non sempre
un uomo sa come apparire.
Tocco questa città
in senso contrario
ugualmente opposto
e definisco satura
la costante volontà di doversi adattare.
8 agosto
Oggi l'aria è croccante ed il cielo terso. Se non fosse Agosto, si starebbe benissimo.
Qui al lavoro non c'è molta gente e quella che c'è si lamenta per il fatto di esserci e quella che non c'è presto tornerà per lamentarsi di esser tornati.
C'è sempre qualcosa di cui lamentarsi. Dovremmo smetterla.
Tra qualche ora andrò a pranzare:mangerò la solita insalata e delle frutta fresca, una spremuta ed un caffè.
L'aria è croccante, il cielo terso e se non fosse Agosto, si starebbe davvero bene.
ore 22.28
Ho appena cenato e questa volta mi sono viziato. Questa volta.....si.
9 Agosto
ore 09.56
Stamattina ho un gran mal di testa e fuori l'aria continua ad essere croccante e , a dire il vero, fa proprio fresco.
Venendo al lavoro pensavo che in fondo tutto torna, che fondamentalmente viviamo in un ciclo di eventi dove a cambiare sono solo i dettagli. Ma sono proprio i dettagli a dare un senso alla vita del singolo. Ma..fino a che punto siamo padroni dei nostri dettagli?
E per un dettaglio perso, cosa posso fare se a volerlo indietro sono solo io?
Fuori
l'aria
resta croccante.
ore 14.12
Ho finito di mangiare. Al bar eravamo una decina.
Gli stessi volti, lo stesso cibo.
ore 16.25
Ho provato a chiamare Stefania,ma credo che dormisse perchè ha messo giù.
Ho provato a chiamare Claudio,ma non ha risposto. Probabilmente è in acqua.
Tenterò di chiamare in serata...forse.
Nel comporre i numeri di telefono è incredibile come la mente possa costruirsi un'immagine.
Ho visto Claudio in camping, in posti dove sono stato io, il profumo dei pini , il fruscio delle tende e il bisbiglio notturno degli ultimi fraseggi.
Sono riuscito persino a sentire il suono dell'acqua.
In fondo l'immaginazione è un potere universale : è facile prendersi in giro. Davvero facile.
Ho messo giù il telefono.
Ho distolto il pensiero e in un attimo
gli ho dato lettura.
ore 19.48
A quest'ora c'è una strana luce in camera. Ogni cosa, ogni oggetto ha un'ombra ben disegnata, distinta nel suo profilo, netta nel modo di porsi.
Ombre sul pavimento, sul soffitto ,sul dipinto di lei. Ombre.
C'è quella tipica luce arancione di fine giornata, un riassunto, un punto che va a morire per un nuovo giorno.
Curioso osservare come il suono delle cose sia muto a tal punto da darmi fastidio.
10 Agosto
ore 10.19
Poco fa ero nel parcheggio per fumarmi una dannatissima sigaretta.
Ho cominciato a fumare...che schifo
Ero seduto lungo il bordo di un'aiuola..secca....vuota. La sigaretta ha continuato imperterrita a bruciare e quasi sentivo il crepitio della carta. Il fumo disegnava strane capriole ed il movimento lento dei gomitoli lasciava uno strano colore in contrasto con la parete dell'intero edificio.
Notavo anche che le mie mani stanno invecchiando : porto le stesse rughe che aveva mio padre quando mi prendeva per mano. Era enorme quella mano.
Davvero enorme.
ore 11.20
Tutto procede nella normalità. Avete mai pensato cosa sia realmente la normalità? Avete mai fissato nell'intimo il concetto di normalità? Se esser normali significa uniformarsi o accorgersi di non essere uniformato.
Bhè, comunque noi tutti abbiamo una normale concezione delle cose, viviamo una normale vita e dei normalissimi eventi.
Sapete, secondo me, dov'è il segreto?
Il segreto è nel saper cogliere la fragilità che risiede in ogni normale vissuto.
ore 14.28
Ogni singola persona dovrebbe imparare a star sola. A darsi ascolto, a mettersi in gioco, a criticarsi nei più razionali dei modi.
Dovremmo un po tutti sentire sulla pelle quel leggerissimo peso d'assenza, quel riverbero sulle labbra.
Credo che sia necessario per una sorta di crescita emotiva che nasce dalla necessità di accettarsi e muore per non far del male a nessuno.
Si,dovremmo tutti.
ore 15.29
Vorrei poter toccare cose che da me distano e lì, piegarle per un immagine da conservare.
ore 16.23
Ieri ho scaricato un programma "google earth". Spaventoso.
Hai la mappa di tutta la terra e si può zoommare sino a vedere il singolo edificio. Sono andato in Brasile, in puglia, a Pescara, dai miei a Roma e da mia sorella in spagna...e in toscana.
In puglia ho avvertito un bruciore nel petto...
Il programma è stato chiuso...un pò mi spaventa
11 Agosto
ore 09.35
Il tempo è grigio. Piove.
I corpi non hanno ombra ed il cielo è bianco.
Sembrerebbe un tipica giornata di metà Settembre, quando si apre l'armadio per i vestiti pesanti.
Ma è Agosto. E' estate e solo in apparenza questa giornata è grigia.
ore 10.47
Sulla scrivania c'è uno starno effetto di luce ovattata. Anche le voci lo sono.
E' strano pensare nel singolo attimo.
Immaginare che in questo istante, preciso, perfetto, a qualche chilometro da qui, ci sono situazioni opposte, luci diverse, umori lontanissimi da questo bianco totale che si posa su questa città.
Voglio partire e non aver mete.
Il ritorno...poi si vedrà.
ore 13.52
Sono teso, sono 6 mesi che sono teso. Sei dannatissimi mesi di tensione.
ore 16.04
Oggi non ho molto da dire, ho i pensieri in affanno e fuori il sole inizia a spuntare, pronto a scaldare la città.
Se fossi nei panni del sole, non perderei troppo tempo a scaldare una città vuota.
Alle volte riesco a percepire la staticità delle cose.
La sensazione che avverto può anche essere piacevole,ma devo tacere e darmi ascolto e scoprire quel che c'è di statico in me.
E credetemi, abbiamo tutti un aspetto statico....alcuni, lo chiamano indole.
ore 17.37
Strano.
il vuoto della città quasi mi rassicura.
ore 01.27
E' notte fonda, fuori la pioggia persiste.
pochi passaggi sull'asfalto.
ho il suono muto delle orecchie e nella dita poche goccie da versare.
Le pareti tremano nel loro stesso mormorio.
Le ascolto per saziare il mio sonno.
12 Agosto
ore 10.21
E' da ieri sera che piove.
La temperatura si è abbassata e stamattina, oltre all'acqua, ho dovuto prendere la felpa.....e lo chiamano Agosto.
ore 10.38
Ho delle fitte nello stomaco, un bruciore continuo. Gastrite.
Sono stufo di avere la gastrite.
E' stupido avere la gastrite.
Ma come posso fare?
La gente mi suggerisce di rilassarmi, di non pensarci,di non dare ascolto a determinati pensieri. Ma vi sembra facile?
"Non pensarci"...facile a dirlo, comodo e scontato. Ma pensate che sia come un interruttore della luce? come se a decidere fosse sufficiente un semplice atto razionale, finto nel suo esistere?
Perdonatemi ,ma non credo in questo. Non credo nemmeno che sia possibile farlo e se qualcuno ne è capace, penso solo che sia un modo di mentirsi.
Io non riesco a mentirmi.
Non riesco a mentire.
Dovrei forse dannarmi per questo?
Dovrei forse dar sfogo alla mia razionalità o dovrei continuare a sentire l'anima delle cose?
Sapete che vi dico? Io , i miei dolori, me li curo e guai a chi me li tocca.
I miei dolori sono l'anima del mio sguardo.
ore 11.00
Difficile essere coerenti.
Noi tutti abbiamo dei determinati criteri che nascono sia da una certa educazione che dal semplice vivere ,dalla crescita quindi.
La coerenza non è altro che il legame che unisce il nostro buon senso alla pura azione. Pare semplice?
Avete mai pensato a quante cose faremmo se avessimo un libero arbitrio?
Dove nasce il dubbio se non nello scontro fra istinto e coerenza?
"Lo farei....ma..."
E' in questo scontro che nasce anche il disagio, il limitarsi per aver scelto di seguire una certa coerenza.
Non dobbiamo essere necessariamente coerenti.
Almeno io , non voglio esserlo più di tanto.
ore 14.51
Stasera parto.
vado due-tre giorni in Toscana.
Non credo di voler sentire nessuno e non sono nemmeno convinto di andarci,ma ci andrò.
Potrebbe farmi bene.
ore 15.28
Vorrei un silenzio condiviso, anche solo un'ora d'intesa e complicità
ore 20.32
Mi ha sempre affascinato la stazione.
C'è sempre gente nelle stazioni.
C'è sempre qualcuno che sa dove andare ed altri semplicemente ci vivono.
Loro non sanno dove andare.
Sono li ed osservano l'inosservabile.
Io li osservo. Mi è sempre piaciuto osservare i lineamenti del viso, scrutarne le rughe e le perplessità, le pieghe che il tempo ha lasciato.
In stazione c'è sempre qualcuno, ci sono tantissime realtà.
13 Agosto
ore 11.47 , Anghiari
Questa casa ha un fascino particolare.
Il paese vive un'aria serena ed incredibilmente ospitale.
Qui...c'è qualcosa di intoccato.
ore 14.09
Le finestre sono aperte
Ascolto il vociare dei pochi passi
Qui le mura portan rispetto.
ore 16.38
Dovremmo imparare ad accontentarci di poco, saremmo tutti più sinceri con noi stessi e negli occhi ,forse ,avremmo un coloro in più.
ore 23.40
Avete mai fatto caso a come è bello il suono della voce?
14 Agosto
ore 10.41
Questo paese è quel che vorrei essere: quiete.
vi è mai capitato di non poter manifestare un'emozione?
Di vestirla ogni dannato giorno senza poterne dare sfogo?
La pelle si indurisce
I denti...si scheggiano.
ore 11.07
Qui ci sono bambini che corrono
In città se i bambini corrono ,vengono rimproverati.
A me fa riflettere.
ore 13.34
Se avessi la possibilità, viaggerei di continuo.
Farei in modo che possa cadere ogni forma di pregiudizio, ogni tipo di stereotipo costruito a suon di quotidianità. Immagini , concetti, culture, lingue a paesi, nuove ottiche per entità dinamiche non conformi alla routine.
Sono convinto che se capissimo ,anche solo per un battter d'occhio, che se riuscissimo a cogliere la nascita delle cose, saremmo più padroni del senso delle nostre azioni.
Non che io ci riesca,ma nel mio microcosmo,nel mio immaginario, ogni dettaglio porta rispetto e le libertà vivono in continua osmosi.
15 Agosto
Del ferragosto non parlerò.
16 Agosto
ore 10.14
Ho lo stomaco piccolo ed i pensieri saturi.
La giornata brilla. Il contrasto con il mio attuale umore è agghiacciante.
Diatribe.
Ovunque.
Sono alla ricerca di una crepa, di un leggerissimo filtro, di una fenditura sottile. Soffoco nella mia testa ,nei miei pensieri masticati e mai digeriti.
Ho caldo ed ho e se allungo le mani, non ci sono pareti. Solo trappole.
ore 14.07
pensiero indipendente
C'è qualcosa di dannatamente sottile,di irreversibile che coagula spasmi emotivi, impulsi immaturi dettati da un'indole labile.
Il mio limite nasce qui e non lo accetto.
La mia ossessione è il risvolto più offensivo alla mia intelligenza.
ore 14.37
La mia immagine potrebbe sbiadirsi.
Le mie parole...sterili
ore 16.06
Mi chiedo come si possa agire in determinate situazioni.
Faccio un esempio.
Io ho la completa visione di una certa situazione e la analizzo,la studio e la conosco sotto ogni tipo di punto di vista.
Di quella situazione, di quella "mappa", io so tutto e so anche come farla mia. Questo mi viene dettato dalla mia personale razionalità.
E sin qui tutto fila, direte voi.
Ma come amalgamare razionalità e cuore?
17 Agosto
ore 09.24
Stamattina mi chiedevo il motivo per cui sto scrivendo questo diario e soprattutto perchè lo stia rendendo pubblico.
Ho pensato che in fondo il pubblico siete voi , il mio pubblico, quello del microsistema dagli equilibri precari e che siete liberi di non leggero, di riderci su, di criticare o apprezzare.
E poi, perchè chiedersi il perchè?
Ci facciamo sempre troppe domande.
Se ci chiedessimo perchè NON fare determinate cose, saremmo molto più attivi.
ore 11.14
Sono andato a sedermi vicino la solita aiuola quando sono in pausa e notavo che non c'erano le due cimici che ritrovo quasi ogni giorno.
Forse la mattina dormono...o dormo io e non le vedo.
Chissà che pensano le cimici, non sanno nemmeno dove si trovano, in che stagione siamo, non si fanno problemi. Loro sanno solo puzzare per difendersi.
Tutti gli animali hanno un tipo di difesa. Tutti tranne l'uomo.
La difesa dell'uomo dovrebbe essere l'intelligenza.
Curioso no?
ore 11.27
Sabato forse partirò.
Non ho capito bene per dove,ne per quanto tempo.
Forse scendo in Puglia,ma con l'intenzione di starci poco. Poi Toscana?,Umbria? O semplicemente un ritorno a questa scrivania.
Quando tornerò, questo diario me lo porto via, lo metterò in valigia oppure li dove in genere si tengono gli oggetti e le foto che rappresentano un trancio di vita. Quegli oggetti che quando si prendono in mano si avverte quello strano tremore che ci fa cenno, pronto a ricordare che ci sono vissuti e vissuti che in ognuno di noi non muoiono mai.
18 Agosto
ore10.01
Ieri ho avuto una caduta di stile. Non mi sono piaciuto e non ho saputo frenarmi. Non sopporto quando i miei impulsi calpestano la ragione.
E' un simbolo di debolezza troppo lampante, un sottile egoismo di cui voglio liberarmi. Mi offende questo atteggiamento.
A me non serve offendermi.
ore 10.31
Anche oggi, come ieri, l'aria è croccante ed il cielo terso, i colori brillano e le nuvole in ferie.
Non deve esser male esser nuvola.
Ieri mi sono tagliato i capelli, il mio barbiere di fiducia era in ferie (PINO) e così sono andato al primo trovato aperto e gli ho detto "Li voglio come me li fa Pino".
Lui mi ha guardato come per dire " E chi cazzo è Pino?!?" ,ma l'ho anticipato dicendogli " ..tu mi dirai "chi cavolo è Pino?"" e lui "..posso immaginare che sia il barbiere di fiducia."
E li, ho mentito e mi sono inventato una storia " invece no" - gli ho detto - " è un mio amico con un taglio assurdo che non sto qui a descrivertelo".
Forse ho mentito per non dirgli che non sarei mai più tornato, magari mi avrebbe sbagliato taglio.
Bhè cmq alla fine abbiam riso su e lui, il taglio lo ha azzeccato...anche se mentre tagliava aveva la tipica faccia di chi si chiede " ma che cazzo di capelli ha questo!"
La sera mia sorella appena mi ha visto mi ha detto "bel taglio! Sempre Pino?"
" No, era in ferie, sono andato da uno con qualsiasi e gli ho detto di farmeli come Pino"
E mia sorella "Ma perchè conosceva PINO?"
" No,ma gli ho detto così""
"E lui cosa ha detto?"
Ed io "nulla ,mi sono inventato che Pino è un mio amico con un taglio assurdo"
E mia sorella in quel momento mi ha guardato come per dirmi " ma che ti frulla in testa?", ma io l'ho anticipata :" Così, l'ho detto così tanto per dire...è come parlare del tempo, forse meglio. E poi la cosa buffa è pensare che adesso quello si chiederà sino a sera che diavolo di taglio ha questo Pino...a me diverte. A ferragosto a Bologna se non ti diverti così che fai?
" si, vabbè..tutto bene?"
..chissà che voleva dire con quel "tutto bene".
ore 16.07
Sono appena le quattro.
Oggi il tempo è statico. Fermo. Noioso.
Probabilmente lo saranno anche le mie parole.
Qui al lavoro ognuno di noi non sa cosa fare e ci si chiede perchè si debba star qui.
Non hanno tutti i torti.
Ho comunque sempre qualcosa da fare..almeno io.
Ho acquistato il biglietto per Bari e mi verrà a prendere un mio caro amico che non sento da anni. Son felice di rivederlo.
Voglio davvero rilassarmi ,non voglio avere pensieri e liberarmi da un po di stati d'animo troppo stagnanti.
..almeno ci provo, o no?
Si dice che sia importante provarci...per togliersi i dubbi...i dubbi hanno la capacità di riprodursi peggio dei conigli. Non smettono di figliare mai...secondo me ci sono anche degli incesti fra i dubbi. Loro si moltiplicano e basta e mica stanno li a rifletterci troppo!
Che bastardi..quei dubbi.
ore 19.19
Ero in bagno..allo specchio.
Lo fissavo...: non sei attendibile. Sei pur sempre il riflesso di un'immagine.
ore 22.24
Si dice che le persone dotate di una certa sensibilità, siano le anche leggermente più fragili delle altre.
Balle.
19 Agosto
ore 10.14
Oggi ho di nuovo la gastrite.
Tra stasera e domani mattina questo "Diario" giungerà al termine.
Ho iniziato a scrivere di impulso, senza pensarci troppo e chiedermi se fosse una cosa giusto o meno.
Non c'è nulla di giusto o di sbagliato, credo, nello scrivere pensieri e renderli "pubblici".
So di essermi esposto e di aver dato di me forse un'immagine nascosta, una punta di un iceberg ben più grande, ma al momento , non ritengo possa essere un problema. Siete voi a leggerlo e questo non mi spaventa.
Scriverò ancora due o tre righe in questi giorni, prima della partenza e lascerò queste parole sul web sino al mio rientro dopo il quale le porterò via per sempre.
Può essere anche solo una scheggia del mio sguardo, del mio modo di vedere, vivere e assimilare la relatà che mi circonda,ma credetemi, è solo una minima parte di un mondo che per me è in continua scoperta ed "evoluzione".
Probabilmente le mie parole sono pesanti "afose", ma son quel che avverto in questi giorni e se apprezzate la sincerità ... forse un sorriso, me lo fate anche.
ore 15.32
Ho un presentimento.
Qui oggi si muore di caldo e nel Sud piove.
Ho preso acqua a Bologna, ho preso acqua in toscana e in Umbria.
Scommetto che da domani qui arriva l'estate è giù inizierà a piovere.
..se torno bianco... sapete il perchè.
ore 19.10
Si dice che sia normale star così.
Cosa è normale per te che non lo sia per me?
Cosa?
...
ma il trucco
il trucco dov’è?
e’ nel parlare
o nell’errore di chi ascolta?
nel non vedere
o nel pretendere di aver visto?
dov’è il trucco?
ore 19.50
E' forse arrivato il momento di chiudere questa finestra.
Una finestra che pensavo prendesse forme più ridotte ,ma che in realtà si è mostrata sin troppo grande.
Troppa aria passa da questa finestra.
Presto la chiuderò come tutte le finestre che mostrano un panorama ogni giorno uguale eppur diverso e come ogni finestra va chiusa per esser sicuri di restar caldi senza che il vento sposti troppe cose.
Per adesso la lascio accostata,ma al mio ritorno la chiuderò definitivamente.
Tanto, l'aria ,l'avete respirata.